mila pezze d’otto l’anno. Quelli d’Insayatore, e Fonditore (conceduti in proprietà al Convento, e Romitaggio de’ PP. Carmelitani Scalzi di Mexico) che si esercitano da una medesima persona, rendono quindici in sedici mila pezze. L’officio di Tagliatore dieci in undici mila; e gli altri maggiori, sopra mentovati, alcuni tre mila e cinquecento, e il meno ottocento pezze l’anno. I Maestri delle otto fornaci, e 20. coniatori, hanno per cadauno ottocento in mille pezze l’anno; e le persone di più basso servigio si guadagnano una pezza il dì. Buona parte di loro essendo schiavi del Tesoriere, costui se n’approfitta.
Quantunque ogni particolar Cittadino, che tiene argento, possa farlo ridurre in moneta; ad ogni modo la Zecca lavora quasi sempre a conto di mercanti (e sono di presene tre i più ricchi) i quali comprano il metallo da’ particolari meno ricchi, ritenendosi dal guisto prezzo, due reali per marchio: uno che pagano al Re per lo Siñorriage, e l’altro per la spesa del lavoro: poiche essendo il valore dell’argento di ley di 3376. maravedises, otto pezze, e sei reali il marchio, le pagano otto, e quattro reali.