fanno le monete. In cadauna di esse sta un Capatax, o Capo con dieci, o dodici uomini. A costui si consegnano le verghe d’argento, pesate dal Bilanciere, e notate dallo Scrivano, e Tesoriere ne’ loro libri. Nelle ornaze si pongono le verghe al fuoco, per potersi tagliare: dopo tagliate, per esser l’argento aspro, si bagnano con acqua; e poi di nuovo tornate al fuoco, si coniano.
Cinque sono i generi di monete, che vi si fanno, cioè Reali di otto, di quattro, di due, d’uno, e di mezzo. Lavorate, che sono, secondo il dovuto peso, tornano al Tesoriere, il quale le riceve per mano dell’istesso Bilanciere, Scrivano, ed altri Officiali. Come che la moneta vien nera, a cagion del rame, si manda prima a gl’Imbiancatori; e poi passata per los Guardas, o Officiali, che riconoscono il legittimo peso di 67. reali per marchio, si consegna a’ venti Coniatori, che stanno uniti in una sala. A costoro si danno ogni giorno i 5. suggelli detti Truxeles; però la notte vengono custoditi diligentemente da los Guardas, con pericolo della lor vita. Suggellata, e battuta la moneta, torna in poter del Tesoriere, con tutti gli atti, e formalità mentovate; ed egli ne fa