l’Azienda; per raffinarle, e separarne il piombo, si pongono in un’altra fornace contigua; fatta come i forni, ne’ quali si cuoce il pane fra di noi, con un fosso nel mezzo, pieno di cenere bagnata, e battuta, per ricevere l’argento puro. Si riscalda prima, con fuoco di legna, da un’altro fornello contiguo, detto di raffinazione; e dando per liquefarsi le piastre, si adattano alla fornace mantici grandi, come quelli della prima fondizione. In tanto liquefacendosi l’argento, il puro se ne va raccolto nel fosso suddetto, e con un’uncino di ferro si tragge fuori il piombo, o creta; che raffreddata rimane, come una spuma, o pietra pumice. Si conserva la schiuma suddetta della prima, e seconda fondizione, per servirsene un’altra volta nella fornace, a liquefare il metallo.
Si portano poscia le plancie d’argento puro (di 80. e 100. marchi) nell’insayo, e Reale, dove l’Ensayador riconosce se sono della perfezione necessaria (o ley del Reyno al parlar degli Spagnuoli) per potersi convertire in moneta. Se si truovano perfette, si marchiano dagli Officiali Regj, e se ne prende il quinto per lo Re: essendo in tutti i luoghi di miniere un Tesorero, un Contador, et un Official mayor, per ricevere i diritti Regj. Se non sono per-