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Del Gemelli. 131

degne di fede, e pratiche del luogo: che in dieci anni se ne sono presi quaranta milioni d’argento; lavorandovi ogni giorno novecento, e mille persone. Quando fu giunto il lavoro a cento stadj di profondità, si trovò l’acqua; per evacuar la quale si posero sedici malacates, e per sostenere con legni la terra, acciò non precipitasse, si spesero due milioni. Però il tempo, che il tutto consuma, ha fatto divenir questa ricchissima miniera, tanto pericolosa, che può dirsi impossibile il trarne più argento, onde le bocche sono state tutte serrate.

Si è aperta però quivi vicino una nuova miniera, detta di S. Matteo, sono ormai 8. anni, con non poco utile del Padrone; essendo le vene del metallo da Oriente ad Occidente, che facilmente s’incontrano, e ripigliano. In questa miniera, profonda cinquanta stadj, deliberai di vedere le vette, o vene di metallo; ma passate cinque scale (a moscas, come dicono) mi sbigottii, vedendo, che vi era molta probabilità di precipitare. Volendo adunque tornar su, il minero (colui, che ha cura di riparar le miniere) m’animò dicendo, che pochi legni restavano da scendere tanto che preceduto dal


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