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108 Giro del Mondo

menico si serrò la porta, secondo il solito, per fare la cerimonia della presentazion delle chiavi, e del giuramento d’osservare i Privilegj della Città. Volendo egli por piede a terra, per ciò fare, cadde da cavallo, e gli cadde anche di testa la perucca; perche la bestia era bizarra, ed egli, come Dottore, ben poco pratico nel mestier di cavalcare. Passò quindi il secondo Asco riccamente adorno; e poscia un ponte, sui cimiterio della Cattedrale; alla di cui porta l’attendeva, ponteficalmente vestito, l’Arcivescovo, con tutto il Capitolo; per ricevere il giuramento, dell’osservanza de’ privilegi della Chiesa; e ciò fatto si cantò il Te Deum.

Per ritornare al Palagio di Ciapultepech, egli fu fatto fabbricare, appiè di un colle (nella cui cima è un romitorio, coll’immagine di S. Francesco Xavier) da D. Lodovico Velasco V. Re in tempo di Carlo V. come si legge nella Iscrizione sulla porta del medesimo; poco però è capace per la Corte d’un V. Re. Tiene due cortili; in uno de’ quali soleva la Città far la festa de’ Tori, mentre si disponeva l’entrata. Il giardino è picciolo, però vi ha una gran sorgiva d’acqua; che dopo aver servito al Palagio, si conduce


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