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ornati di gioje. Appresso venivano dieci penitenti, con lunghissime gramaglie; la compagnia di uomini armati, assai ben vestiti d’arme bianche (come è detto delle altre); e in ultimo Nostro Signore in un ricco Sepolcro d’argento, serrato di cristallo, donato già dal Vescovo di Campece al Monistero di S. Domenico. Andava, presso al monumento la Madre Santissima, e S. Giovanni; e dopo un’infinità di divoti. In somma non ebbe che cedere alla magnificenza delle nostre Europee.

Uscì poi la terza processione d’Indiani, della Parrocchia di S. Giacomo de’ Padri Francescani, con gl’istessi misterj, Angeli (però non cosi ben vestiti), disciplinanti, compagnia d’armati, e tomba di Nostro Signore; appresso al quale andavano alcune donne Indiane, coperte di lutto, e piangenti, rappresentando le figlie di Sion.

La mattina del Sabato 6. furono il Signor V. Rè, e la Signora V. Regina nella Cattedrale, ad ascoltare i divini uficj, e le altre cerimonie: il primo seduto sullo strato; la seconda entro un palchetto, serrato da gelosie; amendue nei corno del Vangelo. In un banco, dietro la sedia del V. Rè, sedevano il Cappellano, Mag-


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