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84 | Giro del Mondo |
spetto; che fece porre sulle balestriere più petriere, a fine di poter meglio resistere, e non lasciare avvicinare la turba, a bruciar forse il palagio, come avean fatto nel 1692. in tempo del Signor Conte di Galve, ponendo il fuoco anche nella piazza; onde rimasero incenerite ricchissime botteghe.
Per rimediare a ciò, il Signor V. Re spedì nei Mercordì 13. ordini, e lettere circolari a’ lavoratori, e persone benestanti, che introducessero nella Città tutta la quantità di grano possibile; perocchè mangiavasi un pane picciolo, che costava quindici grani della moneta di Napoli, quando non pesava per quattro.
Avendo alcuni Indiani conosciute carnalmente una madre, e una figlia, e poscia rubatele, e uccise, due leghe distante dalla Città; furono il Giovedì 14. due di loro giustiziati. Era condotto co’ medesimi un’altro, il quale due ore prima s’era trovato, con una chiave falsa, aprendo una bottega, per rubarla. Costui ebbe prima una frusta di ducento colpi sulle spalle, e poi fu bollato, con un ferro rovente, sotto la forca; oltre il gastigo, che doveva avere, fatta la causa: stando con particolar vigilanza il Signor V. Re, sul fatto di punire i ladri.
Per essere il terzo Venerdì di Marzo a’
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