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82 | Giro del Mondo |
duzione di tanti Neri, per mezzo dell’appalto.
L’ingegno degl’Indiani d’oggidì è ben differente da quello degli antichi, i quali si applicavano, e riuscivano maravigliosamente nelle arti liberali, e meccaniche: ma presentemente sono immersi nell’ozio, nè s’esercitano, che in surberie. Coloro però, che si pongono a fare qualche mestiere, mostrano non poca abiltà: alcuni formano diverse immagini, di sole piume di diversi colori, d’un’uccellino, che gli Spagnuoli chiamano Chuppaflor; ed io ne tengo una, così lavorata: altri fanno dilicatissimi lavori di legno; ed altri giungono ad ingannare un’uccello, così sospetto, come l’anitra: cioè, dopo che l’hanno accostumato ad andar fra zucche, galleggianti nella lacuna, a tal fine ivi poste; forano le medesime zucche in modo, che postovi dentro il capo, ponno vedere; ed entrati così, col corpo tutto nell’acqua, vanno fra le anitre, e le tiran giù per gli piedi.
Naturalmente sono timidissimi gl’Indiani; però essendo spalleggiati, sono crudelissimi. I vizj, che comunemente loro attribuiscono gli Spagnuoli, sono primamente: di vivere senza onore
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