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per porvi un chiodo d’oro, o altra cosa preziosa; come si vede dalle presenti figure, copiate da originali antichissimi, che sono in potere di D. Carlo Siguenza.
L’abito degl’Indiani d’oggidì è un giubbone corto, con brache larghe. Sulle spalle portano un mantello di varj colori, detto Tilma; che attraverso da sotto il braccio destro, si liga sopra la spalla sinistra, facendosi un gran nodo dell’estremità. Usano, in vece di scarpe, zoccoli, come quei de’ Religiosi Francescani, andando parimente colle gambe, e piedi nudi. Il cappello però giammai non lo lasciano, benche andassero tutti nudi, o laceri. Le donne usano tutte il Guaipil (ch’è come un sacco) sotto la Cobixa, ch’è un panno bianco di sottil tela di cottone; al quale ne aggiungono un’altro sulle spalle, quando sono in cammino, che poi in Chiesa se l’accomodano in testa. Le gonne sono strette con figure di leoni, uccelli, ed altro; adornandole di morbide piume d’anitre, che chiamano Xilotepec.
Sono tutti, cosi maschi, come femmine, di color fosco, quantunque studiino di difendersi dal freddo le guancie, e renderle morbide, con erbe peste. Sogliono
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