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78 | Giro del Mondo |
entro un Tabernacolo; presso al quale era un luogo separato, per porre le teste delle vittime. Appiè del Tempio erano abitazioni per gli Sacerdoti.
Tenevano un’Idolo della pioggia, chiamato Tlaloc, cioè fecondatore della terra. La sua statua era della datura ordinaria d’un’uomo, con volto orribile; e l’ungevano allo spesso d’un licore, detto Oholi, che stilla da certi alberi. Tutti gli ornamenti erano simboli di pioggia, e d’abbondanza; perocchè colla destra teneva un foglio d’oro battuto, significante il baleno; nella sinistra un circolo di penne turchine guernito d’un non so che, a guisa di rete. La veste era anche di penne turchine, con simile lavoro all’estremità; e con un’altro, fatto di peli di coniglio, e di lepre, a modo di mezze Lune bianche. Avea sul capo un gran pennacchio di penne bianche, e verdi, significanti le frutta verdi, e frondose; al collo un collare di pelle di Cervo; le gambe tinte di color giallo, con sonagli d’oro appesi: e questo era lo geroglifico degl’Indiani, volendo dinotar pioggia. Il tutto si vedrà meglio nella seguente figura.
Nel Perù, oltre l’adorarsi le statue dell’Inga; quando egli veniva a morte, si uc-
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