to. Nove dì prima della festa venivano due vecchi del Tempio, ad annunziargli la morte; e vedendolo turbarli, andavano, e lavavano i coltelli del sacrificicio e quel sangue, che ne toglieano, lo davano a bere a quel misero, mescolato con cacao: credendo che così non avrebbe avuto timore della morte. Giunto il dì della festa, a mezza notte gli aprivano il petto, e trattone il cuore l’offrivano alla luna, e poi all’Idolo. Il corpo lo buttavano giù per le scale del Tempio; donde lo prendeano i mercanti, e portatolo in casa del principale, ne faceano nel dì seguente un lauto banchetto.
Vi era un’altro genere di sacrificio, detto Racaxipe Valztli, che significa scorticamento di persone; perocchè scorticavasi uno schiavo, e di quella pelle vestitone un’altro, lo portavano per la Città, chiedendo per lo Tempio; e dando con una parte della pelle sul volto delle persone, che non davano niente; sinoattanto, che la medesmna non era putrefatta. O pure vestivano molti schiavi degli ornamenti degl’Idoli, un’anno prima, di giorno portandogli per la Città, acciò fussero adorati, a somiglianza degl’Idoli; e di notte tenendogli chiusi, dando loro ben