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84 Giro del Mondo

bio, vi han perdute le loro navi; perche credendo di entrar nella bocca suddetta, si sono trovati tra secche pericolosissime, di cui tutta l’Isola è circondata, a un tiro di moschetto dalla spiaggia. L’essere esposta a’ venti Settentrionali la rende sempre tempestosa; onde non vi si può navigare, che da’ 15. Giugno fino alla metà di Settembre. Abbonda di riso, olio di palma, e cocco, non meno che di mele, e di cera. Tiene più fiumi, pericolosi a valicarsi; nel letto de’ quali si raccoglie oro, che la piena dell’acqua, passando per cupe fosse ne’ monti, suol seco portare. Il maggiore vien detto Catandangan, e dagli Spagnuoli Catanduanes, onde diedero il nome all’Isola. Il mestiere degli abitatori, per lo più, è di legnajuoli; che fanno barche molto leggiere, e le portano poscia a vendere in Mindoro, Calelaya, Balayan, ed altrove, a modo delle cassette di Fiandra. Ne fanno primamente una grande senza coperta, (nè con chiodi di ferro, ma cucita con canne d’India) poi l’altre più picciole, una dentro l’altra; e così le trasportano, per un cammino di cento leghe. La gente è bellicosa, e si dipinge come los Bisayas: sono così buoni rematori, e marinaj, che, saltando nell’acqua,


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