te dagl’Igolotti (gente guerriera, e d’alta statura) e da’ Neri non soggiogati. Si conobbe però la spaziosità della terra fra’ monti, allorche nel 1623. andandosi alla sua conquista; marciò l’esercito sette di, (facendo tre leghe al giorno) passando sempre per sotto alberi di noce moscata silvestre, e pini; e alla fine pervenne alla sommità della montagna, dove erano le principali abitazioni degl’Igolotti. Quivi eglino stanno perle ricche miniere d’oro, che vi sono; e che essi raccolgono, e cambiano con quei d’Iloccos, e Pangasinan in tabacco, riso, ed altro. Oltre all’oro, produce questa Provincia molto riso, e cottone; del quale fanno vistose coltri, et altri arnesi di casa.
Siegue la Provincia di Pangasinan, lungo la Costa, per lo spazio di 40. leghe Spagnuole. La riva sarà d’otto, o nove leghe, piana come Iloccos. Producono i suoi monti, e le campagne quantità di legno del Brasile, per colorire di rosso, e turchino, detto dagl’Indiani Sibucau. E’ però pieno l’interiore, e popolato d’Indiani silvestri; i quali, a modo di bruti, vanno raminghi, e nudi per gli monti, e selve; coprendosi solamente le parti vergognose con una foglia. Seminano qual-