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nazione, che tiene al natio monte, colla prima comodità, se ne fugge.

Altro genere di gente (non così politica, come la prima, nè tanto barbara, come la seconda) si è di quelli, che vivono presso a’ fonti de’ fiumi; e perciò detti Ilayas, o Tinghianos, come abitatori de’ monti. Vi sono altri, detti Zambales, e Igolottes, che hanno commercio con los Tagalos, e Bisayas. Pagano alcuni di essi tributo, benche non siano Cristiani; e si giudica, che siano mestizzi dell’altre nazioni barbare; e che perciò nel portamento, colore, e costumi partecipino di esso. Da tutto ciò, ch’è detto, non si raccoglie però, che dalla Cina, Giappone, Siam, Camboja, e Cocincinna, non abbiano potuto passare abitatori alle Filippine.

CAPITOLO SETTIMO.

Si ragiona particolarmente dell’Isola di Luzon,

volgarmente di Manila.


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Ssendosi parlato in generale dell’Isole, fie bene principiare ora a descriverle in particolare. Cominciando adunque da Luzon, o Manila (al parlare degli


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