cinque anni nel castello di S. Giacomo; e l’altro poco meno tempo: però questi con ordine speciale di S. M. fece restituirsi quanto gli aveano, contro ragione, tolto nel sindicato. E’ ben vero, che il Consiglio de las Indias ha temperato tanto rigore, ordinando, che non siano altri mente carcerati i Governadori, ma che presa l’informazione si trametta in Ispagna; ma con tutto ciò non si osserva puntualmente, a cagìon della distanza. Atterrirono talmente i Cittadini di Manila nel sindicato, D. Saviniano Manriquez de Lara; che imbarcatosi egli per Spagna, in tutto il cammino non faceva altro, che dimandare, se poteva il vascello ritornare in Manila; e renduto certo alla fine dal piloto, che dovea arrivare nella nuova Spagna, o morire; graziosamente disse: Cacome en todo Manila. In fatti da che l’Isole furono conquistate, non è ritornato in Ispagna altro Governadore, che egli, e un’altro; perche tutti universalmente, o muoiono di colera nella Residenza, o periscono di patimento nel cammino. Egli si è fuor di dubbio, che tal Residenza vai ben cento mila scudi al Governadore, che giunge; quanto appunto fa d’uopo, che tenga pronto colui,