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Del Gemelli. 43

mente, quando han loro tratta la pelle, e’l capo, poco o nulla sembran differenti. Ne hanno quanti ne vogliono, senza gran fatica; poiche ne fanno cader molti, con un sol colpo di freccia.

Il Martedì 5. andai a vedere l’acqua de’ Bagni; di cui nel Convento suddetto viene a rendersi un gran ruscello, che entra poscia in due Bagni vicini. Ella è sì bollente, che non solo non vi si può porre la mano; ma se vi si bagna una gallina, tantosto le tragge le piume, e la spolpa. Non che una gallina, ma se un Coccodrillo inavvedutamente vi entrasse, ella avrebbe possanza di ucciderlo, e trargli le dure scaglie. Certamente il fumo, ch’esala dalla sorgiva, non è meno cocente di quello, che esce da una fornace accesa. Scaturisce dal vicino monte; e passando per sotto il Convento, comunica sì gran calore al Sudatojo, fatto nell’appartamento superiore, che non si può soffrire un quarto d’ora; ed io appena entratovi, saltai fuora.

Ebbe cura della fabbrica di questi Bagni un Portughese, colle limosine di persone pie; poi d’ordine Regio, vi si fece un’Ospedale: ma la cura degl’infermi, col tempo, si è abbandonata; e i Padri,


che