fermarmi nell’Azienda di Vignan, masseria appartenente a’ PP. Domenicani. Udij primamente la santa Messa; e poscia, per liberarmi dalla sciocchezza della guida, presi una barchetta, la migliore, che potei trovare. Raccomandati quindi i cavalli a un Padre Domenicano, scesi per lo fiume nella Laguna; dove il vento fece bagnarmi bene dall’acqua, ch’entrava nella barchetta. Non potendo attraversare un picciol seno, per andare a’ bagni, come avea proposto; presi altra barca più grande, che la fortuna mi fece incontrare. Circa il tramontar del Sole, mi condusse ella ne’ Bagni, Parrocchia de’ Padri Riformati dì San Francesco; dove mi ricevettero cortesemente.
La mattina del Lunedì 4. mi disse l’Indiano, che si era partita la barca; perocchè i marinai erano quivi venuti mal volentieri. Bisognandomi adunque andare a un’altra picciola Laguna, presi altra barca, e passai a vederla. Ella si era di picciol giro, ma di gran fondo; anzi nel mezzo non se ne truova. L’acqua è salmastra; avvegnache sia porta sopra un monte, non lungi dalla grande: ciò che può avvenire dalle miniere, che ha di sotto. Vi nascono certi pesci spinosi, di mal sapore.