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Del Gemelli. 31

menti; mi preferì a un’altro: avvertendomi, che andassi in Cavite (dove stava il Galeone, che egli frattanto avrebbe dato ordine, che mi si dasse luogo convenevole sopra il medesimo.

Vi andai adunque il Giovedì 17. ed essendomi assegnato, per ordine del Governadore, e del Generale del Galeone il Cate (ch’è un letto ben picciolo, incassato di tavole) che dovea per sette mesi di navigazione, servirmi di carcere; trovai gran difficultà intorno al mangiare: perocchè tanto il Generale, quanto i Piloti, Contramestre, e Mestre, pregati dal Castellano di Cavite di tenermi a lor tavola, si scusarono, dicendo: aversi di già addossata la cura di tanti passaggieri, quanti appunto potevano sostentarsi colle vettovaglie, che loro era permesso d’imbarcare. Fummi d’uopo adunque di aggiustarmi col Guardiano del Galeone, il quale, eziandio con difficultà, lo fece, per riguardo del Castellano, con cento pezze d’otto; quando per aver Cate, e tavola in tutto il cammino, soglion pagarsi quattro, cinque, e seicento pezze d’otto; perche costa più il Cate, o luogo da dormire, che il mangiare.

Il Venerdì 18. alloggiai in casa di Giu-


sep-