tana poco favorevole; onde il Venerdì 18. ci trovammo a vista del porto d’Acapulco. Il Piloto maggiore si trovava infermo di mal d’Olanda, e di Berben, con pericolo della vita. Venne a mezzo di una buona virazione di Libeccio fresco, che ci portò molto avanti; tenendosi la prora per Scirocco-Levante. Mentre andavamo per la Playa di Coyuccia, si vide una Piragua, o grossa barca, che veniva verso noi. Avvicinatasi, ne portò un rinfresco (consistente in un Toro, galline, pane, cose dolci, e limoni) mandato dal Castellano, e da D. Francesco Mecca al Generale; oltre quelle cose, che vennero per particolari: sicchè ciascuno ebbe modo di ristorarli.
Colla Tramontana, che spirò tutta la notte, passammo tanto avanti, colla prora verso Levante 4. a Scirocco, che la mattina del Sabato 19. ci trovammo a fronte del Casale, e porto di Coyucca: la cui riva, lunga 14. leghe, abbonda di cocchi, cacao, vainilla, ed altro. Continuando il buon vento, entrammo, per la bocca grande, nel porto d’Acapulco; e vi demmo fondo cinque ore dopo mezzo dì. Si faticò poi tutta la notte coll’ancore a tirar il vascello al fondo del seno; di mo-