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348 Giro del Mondo

con caldo insopportabile.

La Domenica 13. sopravvenne il vento per prora; di modo che non si fece altro profitto, che pescar quantità di Cacciorretti, di cui (come d’ogni altra spezie di pesci) la Costa è abbondante. Alla fine, dopo tanti mesi, si bagnarono l’ancore, dandosi fondo mezza lega lontano da terra; però la notte fummo tormentati da quantità di zanzare, e picciole mosche, che mordeano come arrabbiate.

Anche il Lunedi 14. continuò la calma; e quando no, soffiava un vento contrario, che non ne facca dar passo avanti. La prora era drizzata a Levante, e Scirocco-Levante; mutandosi cammino, secondo le punte di terra, che si passavano.

La mattina del Martedì 15. si mosse un vento Tramontana, che ci fece avanzar cammino. Ritornò lo schifo, con pochi rinfreschi, dandoci novella, che il Capitan del Pliego, non avendo trovata veruna persona nel porto della Navedad, ch’avesse potuto provvederlo di cavalli; s’avea fatto condurre nel porto di Siguatanejo; dove alcuni pescatori di perle gli avean date cavalcature, per andare in Mexico: e che gli altri vi s’erano avviati,


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