pulco; però, dicano quel che vogliono i Piloti, sono ben 150. leghe. Si sparò un cannone, per dare avviso alle guardie della Costa, che il vascello era amico. Al tramontar del Sole ci trovammo a fronte del Porto, e Casale di Salagua.
Il Lunedì 7. tenendosi la prora verso Scirocco, con vento Ponente-maestro prima di mezzo di fummo dirimpetto il Porto, e Vulcano di Colima; dove, come in Salagua, si raccoglie molto sale. Continuando a costeggiare monti calvi, e rocche scoscese; verso la sera, per lo buon vento, pervenimmo alla Costa di Motines, o secondo altri montines; per esser uno spazio di sette leghe, sparso di monticelli uguali. La terra è quasi tutta disabitata, trovandovi appena, dopo alcune giornate di cammino, un Villaggio. Si continuò, sulla stessa linea, a navigar il Martedì 8. però quel poco di vento, ch’avevamo, cessò subito, e ne trovammo aver fatte appena due leghe in tutto il dì. La sera si mosse un leggier Libeccio, che pure la notte cessò in modo, che non ci fece innoltrare un sol passo. Egli si è veramente los Motines, luogo di calme; vedendovisi di giorno un Cielo senza nebbia, e di notte un’incredibile serenità, e