Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/345


Del Gemelli. 329

zo dì il vento divenne Maestro-tramontana, e così andammo (anche la notte) verso scirocco.

All’alba il Venerdì 14. continuandosi l’istesso cammino, colla Tramontana medesima, si scoperse, in altezza di gr. 36. verso levante, l’Isola di S. Catalina; dodici leghe discosta da terra ferma, e alquanto più oltre del seno di Toque. Queste sono cinque Isolette, e Santa Catalina vien detta la più grande, abitata da Indiani silvestri. Può ciascuno considerare quale allegrezza fusse la nostra, a tal veduta; poiche da tanti mesi, altro non avevamo veduto, che Cielo, ed acqua. Osservatosi il Sole si trovò in latitudine di 16. gr. e 4. m. Verso la sera si conobbe, che la suddetta Isola di S. Catalina era di figura bislunga, essendosi fatto cammino lungo un suo lato.

Si vide anche terra il Sabato 15. tenendosi la prora verso Scirocco 4. a Mezzo giorno, con un mar placidissimo, quale sempre si osserva nella Costa. Si fece più forte il vento, mutatosi in Maestro; mentre eravamo in elevazione di 35. gr. e 11. m. Il medesimo giorno si tirarono sù dalla sentina i pochi cannoni del vascello, per riporsi nelle loro carrette; come an-


che