re, sotto Piloti, Mestre, Centramestre, ed altri Officiali del Galeone: e poi dettero anche il Sindicato a’ passaggieri. Leggea prima lo Scrivano ciò, che veniva apposto a ciascuno; e quindi i Giudici pronunziavano sentenza di morte; pena che nel medesimo punto si commutava in pecuniaria, cioccolata, zucchero, biscotto, carne, cose dolci, vino, ed altro. Il bello si era, che chi non pagava prontamente, o non dava idonea sicurtà, veniva tormentato con tratti di corda irremisibilmente, al minimo cenno del Presidente marinajo. Mi dissero, che una fiata fecero, in un galeone, morire un passaggiere, facendogli passar sopra il Vascello; imperocchè non vi sono parole, nè autorità bastevole a ritenere, o persuadere una ciurma intera. Io non andai esente dal Sindicato, venendomi imposto, che mangiava troppo Cacciorette. Durò la festa sino alla notte; e allora si divisero tutte le pene fra’ marinaj, e Grumetti, secondo il solito. Si osservò il Sole in altezza di 37. gr. e 50. m.
Il Sabato 8. con vento Ponente, si andò verso Scirocco; e poi ristringendosi il vento, si pose la prora per Scirocco-levante. La notte stemmo fermi, a cagion del