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meglio l’ufficio di Missionario. Nel 1602. si perderono altri due galeoni; ed altri appreso. Ne’ tempi d’oggi non è meno pericoloso, e difficile; avvegnache frequentato da presso a due secoli: polche molti galeoni vi periscono, ed altri a mezza strada, rotti gli alberi, o sospinti da’ venti contrarj, ritornano in dietro; dopo aver perduta molta gente in Mare, e la rimanente malmenata; siccome accadde al Galeon S. Cristo non è molto.

Tutta la notte, e’l Mercordì 24. continuò la forte Tramontana, che ne fece andare per Levante 4. a Greco. Si vedeano molte colombe intorno al Vascello. Per lo gran freddo, fece il Generale dispensare a’ marinaj alquanto vino di Nipa, per riscaldar loro lo stomaco: si osservò il Sole in altezza di 35. gr. e 45. m. Ben otto, o dieci volte fra notte, e dì, bisognò adoprar la tromba, per toglier via l’acqua, che continuamente entrava nel vascello. Il vento si ridusse prima a Tramontana, e poi a Greco-Tramontana; di maniera, che obbligò il Piloto a porsi colla maggiore alla cappa, per non perder d’altezza, e a fare indirizzar la prora per Scirocco-levante.

Il Giovedì 25. demmo anche alla cap-

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