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298 | Giro del Mondo |
leone, che quivi dovea tornare da Acapulco; lo ispedì il Vicerè con tal carica, ma il nuovo Governadore di Manila, che veniva nell’istesso Galeone, quando fu allontanato dalla Nuova Spagna, privollo del Generalato; e pose in suo luogo, quello appunto, ch’era venuto da Manila. Da sì fatto affronto molto turbato il Medina, quando fu giunto nell’Isole, con una picciola barca nascostamente se n’andò in Cina, per passare di là a Madrid, a portare al Re le sue querele: però non essendosi avuta più di lui notizia; si crede, che per istrada, rimansse ucciso da’ Corsali.
Il Giovedì 4. essendosi mutato il vento in Tramontana, e poi in Maestro-Tramontana, si pose la prora a Levante, per temenza di non dare in Ricca di piata; e perciò si perdette d’altezza, essendosi trovato il Sole a 33. gr. e 30. m. Il freddo in tal’elevazione si facea sentir molto. Diceano i Piloti, che la Corrente quivi portava il galeone, con più faciltà.
Spirò Levante il Venerdì 5. e s’andò verso Tramontana, e poscia quarta a Greco. Ebbe di latitudine il Sole 33. gr. e 50. m. La notte, per una tempesta sopravvenuta, il galeone si pose alla cappa.
Divenuto più forte il temporale il Sa-
bato |