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270 Giro del Mondo

te, non potè il galeone dar passo avanti: anzi più tosto si fece indietro, sicchè stemmo tutta la notte in gran pericolo. Stupiva insieme, e tremava io, in vedendo il Mare, fare un movimento simile a un’acqua, che bolle sopra un violento fuoco: e sentendo che a più Vascelli l’impeto della Corrente contraria avea fatto, malgrado del timone, girar molte volte intorno, e finalmente perire. Il Venerdì 10. giorno festivo dì S. Lorenzo Martire, tornata la Corrente favorevole, prima di Mezzodì, uscimmo fuori dello Stretto. Lasciammo primamente a sinistra, vicino la Costa dell’Isola di Manila, il monte di Bulessan (dove è il Vulcano d’Alvaj), lo scoglio di S. Berardino, posto a’ 13. gradi d’elevazione; e al cader del Sole rimanemmo a destra il Capo dello Spirito santo; ch’è la punta più Orientale della costa di Palapa, e la prima, che scuoprono i galeoni, venendo dalla nuova Spagna, come di sopra è detto. Egli è situato a’ 12. gr. e 30. m. di latitudine.

Usciti in alto Mare, con allegrezza, e giubilo universale, si riposero le gomene sotto coperta (non dovendosi più metter le ancore, che nella nuova Spagna), e s’abbandonò lo schifo, acciò non fusse


d’im-