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258 Giro del Mondo

Corregidor, con un picciol Parao, (ch’è un tronco cavato, con ducale di legno a lato, acciò non si volti sossopra) a portare alcune frutta al Generale, e poscia ritirossi. II Venerdì 6. continuò l’istesso vento, con quelle pioggie, che giammai non mancano nelle vicinanze di Manila.

Il Sabato 7. vedendosi rinforzare il vento, e la pioggia farsi tempestosa, levammo l’ancore, e ponemmo il Vascello al coverto, sotto il monte di Batan; onde io non volli perder l’occasione di scendere a terra di bel nuovo. Continuando gl’istessi venti Australi, e le pioggie, ne stemmo fermi la Domenica 8. nel medesimo luogo: come anche il Lunedì 9. Il Martedì 10. si fece un poco di cammino; ponendo prima l’ancore, e poi tirando avanti il Vascello, con un capo. Altra noja io non sentiva, che il caldo; perche quanto a quell’altra, sì familiare nell’altre navi, cioè de’ pidocchi, non ve n’erano per pensiero; poiche (come è detto) in quel clima non se ne generano addosso agli Europei. Si fece poi diligenza sotto coperta, per vedere se vi erano vasi, che, in vece d’acqua, contenessero mercanzie, sotto colore di portarle più conservate: e se ne buttarono molti in Mare, con pepe, porcellana, ed


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