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Del Gemelli. | 15 |
Se si potesse dare un’oriuolo, tanto giusto, ed uguale, che non mai variasse; un navigante, partendosi da Napoli, col medesimo in moto, e girando attorno al Mondo; quando egli sarebbe di ritorno in Napoli, troverebbe alla fine dell’anno il medesimo giorno, senza alcuna mancanza. Parimente partendosi alle 6. ore dal meridiano di Napoli, e camminando in 6. ore 90. gr. (quanto cammina il Sole) quando si crederebbe esser già le 12. nel meridiano, dove giugnerebbe, siccome nel meridiano lasciato; troverebbe, con sua maraviglia, eziandio le sei ore.
Per confermare adunque colla sperienza ciò, ch’è detto; da quì avanti continuato il Diario, secondo il computo di Manila; lasciando un dì, che di più numerava, secondo il conto d’Oriente, e Macao: e in vece di dir Martedì 8. dirò Lunedì 7.
Mi licenziai dal P. Rettore la mattina del Martedì 8. per ritornare alla nave, a tor le mie robe. Desinai nel petacchio, con D. Domenico di Seila, Fattore; che vi rimase, per soprantendere al medesimo, fino a tanto, che il Fiscale facesse la visita. Tre ore prima di tramontare il
Sole, |