no gli abitanti una, detta Ubosbamban. Vi si pescano famose perle, e prima di tuffarsi al fondo, i pescatori s’ungono gli occhi con sangue di gallo bianco. Il Mare, butta sul lido quantità d’Ambra, ne’ tempi, che non dominano i Vandavali, cioè da Maggio sino a Settembre. Alcuni narrano, che la vomiti la Balena; altri, che sia escremento d’un pesce più grande, detto Gadiamma; altri dicono che sia radice d’un grande albero odorifero.
L’Isola di Basilan è distante tre leghe da Mindanao; ed ha 12. leghe di circuito. Ella, essendo a fronte di Samboangan, può dirsi il giardino, che la provvede di plantani, canne di zucchero, gaves, e lanzones. Questo (detto Boaba nell’Isola di Pintados) è un frutto picciolo quanto una noce; e tiene, entro la sua scorza, tre, o quattro spicchi, molto soavi; e tanto dilicati, che può mangiarsene un cesto, senza noja. Il Durion, o Dulian, in lingua degl’Isolani, vi si truova in abbondanza. Il Maran, che in Leyte dicono Tugup, tiene la corteccia lanuginosa; maturo viene alla grossezza d’un mellone; e dentro contiene noccioli piccioli, come las Aras, e le cirimoje della nuova Spa-