so, fronda di Betle, e gesso si fa una composizione, quanto una picciola ghianda, da essi, e da tutti gli Orientali molto pregiata; come cosa, che conforta lo stomaco, fortifica i denti, fa buono il fiato, e le labbra morbidissime, e rubiconde: però usata immoderatamente, rende i denti, e le labbra nere; siccome sperimenta la maggior parte degl’Indiani, che dalla mattina alla sera altro non fanno, che masticarne. V’ha taluno, che se ne starà uno, e due giorni senza mangiare, credendo di riceverne nutrimento.
L*ultima spezie di palme utili (lasciando l’altre, benche fruttifere) è la Yonote. Ella provvede gl’Isolani di lana (detta Baroc) per materasse, ed origlieri, e di canapa nera (che chiamano Jonor, o Gamuto) per far le gomene delle navi. Le sue fila, nella lunghezza, e grossezza, sono come canapa; nella nerezza, come crini di Cavallo: e si stima, che resistano molto all’acqua marina. Così la lana, come la canapa si toglie d’intorno al tronco. Produce quest’albero alcuni piccioli cocchi, attaccati a lunghi grappoli; però di niun’uso. Gl’Indiani traggono anche da’ teneri rami Tuba dolce, che divenuta acida ubbriaca. Le cime tenere si mangiano,