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Del Gemelli. | 151 |
altra cosa, per la Sacerdotessa.
Eran così attaccati agli augurj, che trovando un serpe sopra la loro veste, subitamente la lasciavano, benche fusse nuova; e’l simile, se di notte si posava la Civetta sul loro tetto. Se per istrada incontravano un serpente; o che avesse alcuna persona sternutato, latrato un cane, o un topo fatto rumore, tornavano indietro. I Pescatori non si approfittavano de’ pesci, che prendeano la prima volta, con rete nuova; stimando, che non ne averebbóno poscia preso più: nettampoco si avea da parlare in casa del Pescatore, di rete nuova; o in casa del Cacciatore, di cani giovani, sino a tanto non avessero fatto preda: ferma opinione portando, che altrimente si sarebbe tolta la virtù alla rete, e’l valore a’ cani. Coloro, che andavano al Mare, non aveano da prendere alcuna cosa di terra, nè nominarla; e così quei, che andavano per terra, cosa di Mare. In fine non intraprendevano azione, senza buttar le sorti.
Mi riferì il P. Xuaquin Assin, Ministro di S. Pietro, della Compagnia di Giesù, che avendo servito più anni da Milionario fra’ Tagali, osservò; che essi non mangiano giammai soli, ma voglio-
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