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che se egli era il primo a morire, si dava all’adottante: ma se succedea il contrario, l’adottato si toglieva il doppio dall’eredità di lui.

V’erano per lo passato alcuni, il di cui mestiere era di toglier la virginità alle donzelle, che doveano andare a marito: ed erano pagati per ciò fare; perche la virginità si riputava un’impedimento di godere allo sposo. Oggidì (come mi riferirono i PP. Gesuiti Missionari) alcuni Bisay, trovando la moglie vergine, dicono, che l’han presa cattiva; poiche non è stata da alcuno desiderata, e violata.

Quanto alla Religione (siccome è detto di sopra) non si sono trovati fra di loro Templi, ma in alcuna caverna, presso le loro case, certi Idoletti, a’ quali si facevano sacrificj, per mezzo di alcuni Sacerdoti, detti da’ Tagali Catolonan; da’ Bisay Babaylan. Il rito di sacrificare era questo. Si univano tutti in una capanna di frasche a tal fine fatta: poi, ballatosi alquanto, faceano, che una bella giovane dasse la prima lanciata alla vittima, che sempre era qualche quadrupede. Morto l’animale, lo facevano in pezzi, e cotto si mangiava riverentemente da tutti.

Se il sacrificio non si faceva per qual-


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