ella l’accettava. Dava quindi la Catalona la sua benedizione; poscia si uccideva qualche animale quadrupede; e seguiva in fine il banchetto, e l’ubbriacarsi. Se v’era discordia fra gli sposi, si faceva un’altro sacrificio, nel quale lo sposo uccidea la vittima; e dopo aver ballato, parlava col suo anito, o antepassato, pregandolo a concedergli la bramata quiete.
Aveano cura di non prender moglie, che dell’istesso casato, e la più prossima in grado, fuorche del primo. Il ripudio era facile, perche la donna restituiva la dote, s’era per sua colpa; e all’incontro perdevala il marito, s’era per sua, e si toglieva un’altra moglie. Fra’ Tagali non era in costume la Poligamia; però se alcuno non avea figliuoli dalla moglie, poteva, col suo consenso, aver commercio colle schiave. I Bisay Principali ne teneapo due, e più legittime; e i figli nati da esse, tutti succedeano, come legittimi, e naturali; però i nati dalla prima in due parti, dalle altre in una. A’ figli delle schiave si dava parte de’ mobili, ad arbitrio de’ legittimi; e la madre restava libera. L’oro della dote si misurava, non si pesava. Si costumava anche l’adozione, pagandosi dall’adottato una tal quantità,