ste stravaganze potrebbe cagionarle il nemico deli’ uman genere (non impedito da Dio) per ritenere que’ popoli nel Gentilesimo; ad ogni modo v’hanno buona parte gli stessi Indiani, che sono famosi stregoni, e sovente dicono trasformarsi in Coccodrilli, Cinghiali, ed altre fiere.
Adoravano anche alcuni particolari Iddii, rimasi da’ loro maggiori, e detti da’ Bisay Davata, da’ Tagali Anito. Uno di costoro riputavasi, star ne’ monti, e ne’ campi, per soccorrere i pellegrini; un’altro per far germogliare le semenze; ed a costui lanciavano, in certi luoghi, cose da mangiare, per renderselo propizio. Eravi anche un’Anito di Mare, per la pescagione; e un’altro di casa, per la cura de’ bambini. Fra questi Aniti veniano riposti gli avoli, e bisavoli; quali poscia invocavano in tutte le traversie; tenendo in loro memoria statuette, mal fatte di pietra, di legno, di oro, o di avorio, dette Liche, o Laravan. Annoveravano anche fra’ loro Dii tutti quelli, che morivano di ferro, o di fulmine, o mangiati da Coccodrilli; credendo che le anime di essi montavano in Cielo, per un’arco, appellato Balangao. Quindi i più vecchi scieglievansi, per sepoltura, qualche luogo ragguardevole