quando il Capitano della Nave suddetta, dovendo in brieve scioglier dal porto, fece (quasi per commiato dagli amici, che rimanevano) un lauto banchetto, e magnifico, in sua casa. Fui ancor’io degl’invitati; e desinato, ch’ebbi me n’andai alla nave; troppo dilicatezza parendomi quella d’alcuni Mercanti Spagnuoli, i quali vollero rimanersi a terra, per godere in quella notte ancora, della morbidezza del letto.
La Domenica 8. prima che spuntasse il Sole, venne lo Scrivano maggiore dello Xupu, o Doganiere, con altri Uficiali minori, a visitare il Petacchio, giusta il costume; per riconoscere, se vi erano imbarcate Donne, o Uomini Cinesi. Con tutto che dalla gentilezza del Capitano fussero stati regalati soprabbondantemente pure la loro ingordigia, non mai sazia di dimandare, pose loro nel capo nuove pretensioni; non ostante lo stabilito nel dì antecedente. Dissero voler fare nuova diligenza fra’ drappi, e ricami, per vedere se vi era color giallo, e Dragoni con cinque unghie, che sono spezial divisa dell’Imperadore; e come che vi era così l’uno, come l’altro, e di amendue vietata l’estrazione; s’ebbe per