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tare orecchini; e quanto più grande era il forame dell’orecchie, tanto più belle erano stimate; ed alcune ne teneano due. Niuno potea vestirsi di rosso, che non avesse prima ucciso alcuno; nè di drappo lavorato con liste, prima di averne recati a morte fino a sette. L’abito de’ maschi era un sottil giubbone, che appena giungea alla cinta, con maniche corte: e le parti inferiori avvolgeano in un panno (talora adorno di oro) che passava per mezzo le gambe; siccome costumano oggidì gl’Indiani di qua dal Gange. Alle braccia portavano cerchi d’oro, e d’avorio, o pure filze di varie gemme; alle gambe corde nere; alle mani diverse anella. Il sommo degli ornamenti era un mantellino, attraversato sotto un braccio. Di presente uomini, e donne, vecchi, e giovani consumano tutto il dì quantità grande di tabacco in fumo. Ornano il capo col manputon (come si disse,) e i più bizzarri ne fan cadere l’estremità sulle spalle. Usano una veste, parimente corta, detta Cinina; alia quale le donne aggiungono una tela lunga, detta Saras, per servir di gonna; e, quando vanno fuor di casa, un mantellino. Il principal vezzo però consiste nelle gioje, che


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