di Ogmuch, e Leyte) si truovano altre Isolette, dette Camotes; la principale delle quali è Poro, della giurisdizione di Sibù.
Dalla punta di Tanion confina coll’Isola di Negros (di 100. leghe di circuito) dalla quale è separata per mezzo d’un picciol Canale, largo una lega, pericoloso però per la corrente. Si stende questa Isola, verso Settentrione, da 9. gradi, sino a 10. e mezzo. Ella è molto fertile di riso, di cui paga il tributo, e provvede Sibù, ed altre parti vicine. I monti sono abitati da Neri, con capelli crespi (che per lo novero han dato nome all’Isola) i quali vivono in libertà, come i loro maggiori. Il terreno è fra essi diviso; alcuni abitando nella sommità de’ monti, altri nelle pendici: però aspramente combattono fra di loro, se avvien, che l’un partito voglia entrare ne’ luoghi dell’altro. Ciò accade assai rovente; perocchè si costuma fra di loro, che quei dell’alto non ponno torre altra moglie, se non una, e rapita a quei del basso, e per lo contrario; e per conseguente ogni giorno succede spargimento dì sangue, e morti, spezialmente con freccie avvelenate. La punta di queste suol farsi di ferro, di pietra focaja, di osso, e di legno indurito al fuoco.