soggiogassero Manila, e Cavite. La fertilità di Panay, viene da molti fiumi, che irrigano il suo terreno (onde per la riva, non si cammina lega, che non s’incontri un ruscello, che si rende al Mare) sopra tutto però dal mentovato di Panay, che dà nome a tutta l’Isola, e continua il suo corso per 40. leghe. Mi riferirono Spagnuoli, degni di fede, che quando in questa Isola tuona, cadono in luogo di saette, alcune Croci di pietra nera verderognola, di gran virtù. Le Croci l’ho io vedute in mano di Spagnuoli: potrebbe essere, che l’avesero fatte dalle stesse pietre cadute; però essi affermano, esser naturali, e così cadute dal Cielo.
Per la buona amministrazione della Giustizia, è divisa l’Isola in due Giurisdizioni. La prima, detta di Panay, comprende tutto quello, ch’è dalla punta di Potol sino a Bulacabi; il resto dell’Isola soggiace all’Alcalde di Otton, che ha la sua residanza in Iloilo: punta, ch’esce in Mare dalla parte di Mezzogiorno, fra’ due fiumi di Tig Bavan, e Jaro; e viene a formare uno Stretto, non più, che mezza lega largo, o per dir meglio, un porto aperto, coll’Isola d’Imaras. In questa punta nel 1681. il Governadore D. Consalvo