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Del Gemelli. 43


Lunedì 5. dopo lo sparo di alcuni mortaretti venne per la strada della marina il Mandarino della Città a prender fresco; lo precedevano due con due tamburi di bronzo, che davano nove colpi, due bandiere turchine, due bianche, due mazze con le teste di Draghi dorate all’estremità (son l’Armi Imperiali) due manigoldi con bastoni in mano, quattro mazzieri, altri quattro ufficiali con cappelli rossi, e neri, a modo di un pan di zuccaro senza falda, e con due penne pendenti, i quali gridavan per avvertire il popolo. Veniva appresso il Mandarino in sedia, portato da quattro con tre ombrelle a’ lati; lo seguivano dieci Servidori con scimitarre, tenendo la punta avanti in vece del manico. Dimorammo la notte presso alle case di Tanfù, o guardia di Vyantan.

Restammo Martedì 6, in mezzo al fiume senza aver fatto molto cammino, per cagion della corrente contraria, e rapida.

Mercoledì 7. dopo vespro giugnemmo in Chiankeu, picciolo Villaggio, dove si finì il viaggio della prima barca. Si prese quivi altra più picciola, per cagion della corrente, e mancanza dell’acque,


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