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Del Gemelli. 473


Venimmo il Martedì 10. dopo ottanta ly, nella Guardia di Lanzun. Il Mercordì 11. dopo settanta ly, in Nanganfu; dove fui ospiziato dal P. Fr. Pietro della Pignuola di Mexico, Religioso Missionario di S. Francesco, che mi trattò assai bene: onde senza farmi troppo pregare, vi rimasi anche il Giovedì 12. e’l Venerdì 13. Presi in affitto quel giorno tre sedie, per cento settanta zien l’una (una pezza d’otto si cambia in Nanganfu per mille, e più zien) e molti facchini, per portar le robe, a ragione di 80. zien l’uno.

Il Sabato 14. di buon’ora accomiatatomi dal P. Pietro, mi posi in sedia, e fecimi portare sullo scosceso monte, per più di tre miglia, senza por piede a terra; che perciò solamente arebbono meritato una pezza d’otto, non due carlini Napoletani. Circa il mezzo di questo monte, si vede una Pagode, che divide le due Provincie; e vi prendono possesso delle loro cariche il ViceRè, il Cianchyun Generale della Milizia Tartara; e’l Titù Generale della Milizia del Paese; consegnandosi loro, in detta Pagode i suggelli da persone, a ciò destinate dagl’istessi Tribunali di Canton.


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