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472 Giro del Mondo

gl’istrumenti, che toccarono, che io non potei prender sonno. A cagion della medesima solennità, non partii il Venerdì 6.

Il Sabato 7. a ora di Vespro, mi riposi in barca; ma non potemmo fare che 20. ly, per le tortuosità del fiume; e ci fermammo nel borgo dell’istessa Città di Canceufu, detto Namen, un miglio discosto per terra. Andai quivi a vedere una Pagode, in uno spazioso Campo. Primamente si truova un’Idolo con due spade alle mani, e due altre statue allato. Nell’interiore Pagode, passato un cortile, si truova un grande Idolo dorato (con una spada in mano) posto nella nicchia maggiore, e due altre statue a’ suoi piedi. Sopra il solajo ne sono quattro (due per fianco) bruttissime, e grandissime, armate, come se difendessero l’entrata.

La Domenica s. giugnemmo nella Guardia, e Villa di Kiùniù, dopo 80. ly di cammino. Il Lunedì 9. rimanemmo la mattina nel Tanfu, e Guardia di Iasutan; e poi entrammo fra le montagne di Nanganfu; dove il fiume è cosi tortuoso, che rende la strada per la metà più lunga, che se si facesse per terra.


Ve-