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462 Giro del Mondo

passammo il fiume di Xùayxò in iscafa; nella quale ci condussero in ispalla alcuni Villani (forniti di stivali), che all’una, e l’altra riva danno continuamente per questo affare; perocchè la scafa non può accostavasi. Tardi desinammo in Ciancingoy, Villa posta alla riva del medesimo; e la notte restammo nella Villa di Funianfu, dopo 90. ly. Ella benche senza mura, è grande, ed ha buone piazze. Vi sono eziandio Tribunali; onde vi si vede nel mezzo una sala ben grande, con più danze di legno, l’una sopra l’altra: nondimeno sino al primo piano è tutta buona fabbrica. Nelle porte di questa sala erano più carcerati, con catena al piede, e una grossa tavola quadrata al collo, che pesava circa cento libbre.

La Domenica 11. non si fece cammino, per far riposare i cavalli; onde, fatta prendere una sedia da’ servidori, andai a vedere la Villa di Xùàncen. Il circuito delle sue mura è di mezzo miglio in quadro, e dentro non vi ha, che casette coperte di paglia. Deesi però sapere, che il lato riguardante Settentrione, è chiuso dalle cime de’ monti, ed è più lungo degli altri tutti. Da quella parte sono altresì le poche case; perche nel rimanen-


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