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Del Gemelli. 461


Il Martedì 6. riposammo nella Villa di Luyala, dove è un lungo ponte sopra il fiume. Passato poscia in iscafa il rapido fiume di Suceù, venimmo la sera in Sanpù, dopo 110. ly.

Il Mercordì 7., di buon’ora posti a cavallo, venimmo a desinare in Senfun, e poi la sera a dormire in Nansuceù, dopo 120. ly. Nell’osterie vi sarebbe roba, per mangiar lautamente; ma i Cinesi, non volendo alterare il solito pagamento, di sei grani per lo desinare, et altrettanti per lo letto, e cena; fanno che l’Oste loro dia le peggiori galline, e carne di porco: però io le facea uccidere in mia presenza, pagandole più del solito; perche non poaso in alcun modo mangiare la carne di animali, che siano uccisi da molto tempo.

Il Giovedì 8. una pioggia, simile a quella, che nell’andare mi avea tenuto a bada, mi trattenne nel ritorno; e perciò partimmo tardi; nè potemmo passare Sancian, dopo 50. ly.

Il Venerdì 9. desinammo in Cucen; e la sera, dopo 80. ly di strada, albergammo in Leancèn.

Il Sabato 10., lasciata la strada di Nankin, ed avviatici in Nancianfu a sinistra,


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