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dopo esser passati per la picciola Villa di Vyà; che quantunque serrata di mura fangose, tiene un’ottimo borgo. Restammo la sera in Sciaxotien, dopo 120. ly.

Prima d’entrare in questo luogo, incontrammo moltissime mule cariche, con buona scorta di Soldati; e quindi una bara In ispalla a 30. uomini, sulla quale era una cassa, col corpo d’un Sig. Cinese. In segno di ciò vi portavano legato su un Gallo bianco (ch’è il color di lutto) secondo il costume, che alle volte si trasgredisce, non avendolo di tal colore. Veniva appresso una Dama, vestita di bianco, con un panno in testa dell’istesso colore, e portata da quattro persone entro una sedia, eziandio bianca. L’accompagnavano due fantesche, con manto, o cappello bianco in testa, come le vesti; però col volto coperto d’un velo nero. Mi dissero, che colei era la moglie del morto. Seguìvano circa venti lettighe, dentro le quali erano le donne del morto, accompagnate da molti Soldati.

Il Lunedì 5. desinammo in Sciacucian, e restammo la sera in Niuij, dopo 120. ]y di strada. E’ sì abbondante il luogo di Lepri, che se n’ha uno per 20. zien; cioè otto grana, e mezzo della moneta Napoletana.


Il