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458 Giro del Mondo

la sera, dopo 90. ly, restammo in Cauxiò. Il Sabato 3. desinammo nella Città di Jencifu, assai ben popolata, e con buone botteghe; e circondata d’ottime mura, e fosso d’acqua. Abbonda tanto di faggiani la Cina, che ne comprai quivi quattro, per quattro carlini, e mezzo di Napoli. Dopo 60. ly pernottammo nella Viila di Tun tan tien.

La Domenica 4. passammo per la Villa di Zuxien (picciolo luogo, senza cosa ragguardevole) e poi per lo suo borgo, dove era una buona Pagode. S’entra in prima in un luogo quadrato (i di cui lati sono ciascuno lungo un tiro di schioppo) adorno d’alti cipressi; indi si passa in un’altro simile cortile murato, e con simili alberi; a fronte del quale si veggono tre porte, che conducono in altrettanti cortili, cinti anch’essi di mura. A quello di mezzo corrispondono tre porte, presso alle quali è un famoso epitaffio, e tomba d’un Signore Cinese quivi sepolto, sostenuta da un gran Coccodrillo: negli altri due cortili non vi è, che una porta. Entrandosi per quella di mezzo delle tre mentovate, si truova un’atrio (eziandio con cipressi, che non mancano mai ne’ Cimiterj Cinesi) che conduce alla prin-


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