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istampa, come era stato suo proponimento di fare: particolarmente per gli Olandesi, che aveano stampata la loro solenne ambasceria al Gran Kam de’ Tartari (della quale egli medesimo era stato l’Interprete appresso l’Imperadore in Pekin) con più bugie, che linee; in quello, che non appartiene alla delineazione delle Città. Ciò era avvenuto, perche aveano seco menati, per Interpreti, Cinesi delle Provincie Meridionali, che giammai non aveano veduta la Corte, ed inesperti della lingua Portughese: onde dimandati, o non sapevano le cose, o sapendole, non potevano esplicarle, e così venero gli Olandesi a scrivere il quid pro quo, interpretando la confusa favella degl’Interpreti.

La Domenica 20. andai camminando per la Città nuova; e passai poscia nella vecchia de’ Tartari, per vedere il Tempio, chiamato, Ti vâm miaò, o Tempio di tutti i Re passati. Questo è un grande, e magnifico palagio, con molti appartamenti, e cortili. L’ultima sala è così bella, grande, e ben ornata, come quella del palagio Reale. Vi si vedono in ricchi Troni, le statue di tutti gl’Imperadori buoni, e cattivi, che sono stati in quattro

     Parte IV. Ff mila