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quello che tocca alla sua tavola, è servito in bacini d’oro, e d’argento, secondo il costume del paese; però egli anche in ciò fa risplendere la sua modestia, perocchè abborrisce la soverchia spesa nel mangiare (non che nel vestire) rigorosamente osservando una delle leggi fondamentali della Monarchia, cioè: che sia lungi da’ Grandi, e da’ Sovrani ogni sorte di lusso. I suoi appartamenti partecipano della stessa modestia; perche oltre qualche dipintura, e doratura, e qualche, semplice drappo di seta; non vi si vede cosa, che agguagli la grandezza del Principe.

Per divisare ora partitamente le sue vesti Reali, egli si dee sapere, che in Inverno le porta di seta semplice, foderate di Zebelline, o d’Armellini: ne’ giorni di pioggia, si vede qualche volta con un giubbone di lana: altre volte in Estate con una semplice di tela d’ortica, senz’altro ornamento, che una grossa perla nella berretta, secondo il costume de’ Tartari. La sedia medesima, che serve per portarlo, così per dentro, come fuori del palagio; non è che una spezie dì bara di semplice legno inverniciato, con qualche laminetta di ottone, o intaglio di le-


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