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Del Gemelli. 419

una lettera, e consegnolla all’Imperadore; e un’altra, nella quale avvertiva il figlio, che non venisse, diede in mano d’un barbiere suo confidente; il quale lo tradì, dandola in mano dell’Imperadore. Fece questi morire il Nicolò padre; e Quesim benche non si fusse lasciato vincere dall’esortazioni paterne, e meno dalle belle promesse del Tartaro, ebbe pure lo sventurato fine riferito.

Il figliuolo di Quesim continuò la guerra coll’Imperadore regnante; però questi, mediante l’ajuto degli Olandesi, che vennero, con 25. vascelli, lo scacciò dalle piazze marittime di Fukien, e Cina. Nel 1683. lo privò anche dell’Isola Formosa, essendovi andato con poderosa Armata; e corrotti avendo con promesse i Mandarini, e Grandi del paese. Fece menare l’Imperad. quei parenti, che restavano, nella Corte di Pekin; dove io ne vidi uno, chiamato, Cincilum, che per politica gelosa, teneva onorato con titolo di Conte.

Mentre in tante guerre intestine, ardeva l’Imperio, e fra le fortunose vicende, dell’armi Tartare, l’infelice Imperadore Yum lie rifugiossi nel Regno di Mien que, volgarmente detto Pegu. Il Tar-


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