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414 Giro del Mondo

dovi uccisi ducento mila Cittadini. Passò poscia l’esercito Tartaro alla Reggia di Sciaokin, dove Yuni-lie Imperadore non potendo resistere, colle sue poche forze, fuggì nella Provincia di Quamsì, e poi in quella di Yunan.

Nell’anno seguente morì Amavam, tutore, e zio dell’Imperadore, uomo prudente, amato da’ Cinesi, e al quale dovea il nipote l’Imperio. Pretendeva la tutela il suo fratello Regolo, ma se gli opposero tutti i Grandi, dicendo: che Xun-chi era già di quattordici anni, ed ammogliato colla figlia di Tan yu Re de’ Tartari Occidentali; onde da per se poteva governare. S’ostinarono di maniera i Cinesi su questo punto, che appese alla porta del palagio l’insegne delle loro cariche, dissero, di non volerle ricevere da altre mani, che da quelle dell’Imperadore; di modo che il Regolo s’acchetò.

Xun-chi d’ottimi costumi dotato, per acquistarsi l’amore de’ Cinesi, si fece vedere a’ medesimi familiare, contro il costume degli antichi Re. Conservò le leggi, statuti, e lettere della Politica Cinese, poche cose mutate: mantenne i sei Consigli supremi (da quattro mila, e più anni


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