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ria, tante statue d’Idoli, e vasi di differenti maniere. Non v’è memoria, che giammai per l’addietro vi sia stata in uso moneta di carta, come scrisse Marco Polo[Lib. 2. cap. 18.]; ma solamente più secoli sono, pagava l’Imperadore a’ soldati la metà delle paghe in danajo contante, e l’altra in polizze, chiamate chao, che poscia vennero di nuovo in potere del Rè.

La seta, e la cera bianca della Cina sono due cose, che meritano essere notate. La prima è la migliore del Mondo, e ve n’ha tale abbondanza, che gli antichi chiamarono la Cina, il Regno della seta. I moderni anche lo sanno per isperienza; perché molte nazioni d’Asia, Europa, ed America, ne traggono ogni anno quantità grandissima, e lavorata, e cruda; con tante caravane, e numero di vascelli, ch’è una maraviglia. Oltreacciò è incredibile la copia di drappi semplici, e con lavorio d’oro, e d’argento, che si consuma dentro lo stesso Regno. L’Imperadore, i Regoli, i Principi, i Grandi, con tutti i loro domestici, (fino a’ lacchè) i Mandarini, gli Eunuchi, i Letterari, i Cittadini, e quasi tutte le donne, e la quarta parte del resto degli uomini portano vesti di seta, tanto di sopra, che di sotto. In fine


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